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Europa, mercato in ripresa nel corso dell'anno

Di segno positivo il mercato continentale della macchine agricole, che, dopo le difficoltà delle ultime stagioni, dovrebbe registrare nel 2017 una generale ripresa. Tornano a crescere Germania e Regno Unito, mentre si prevede ancora in calo il mercato francese. Per l'Italia prevista una crescita significativa dovuta ad una congiuntura complessivamente favorevole

a cura della Redazione
maggio - giugno 2017 | Back

Ripresa in vista per  il mercato delle macchine agricole, che nel corso dell’anno dovrebbe registrare una crescita moderata, invertendo così la rotta rispetto all’andamento dei mesi precedenti. Lo prevede il Cema – il comitato che riunisce le associazioni dei costruttori di trenta Paesi europei – sulla base delle statistiche relative alla domanda europea di trattrici nei primi tre mesi dell’anno. Un periodo, questo, caratterizzato ancora da un leggero calo (-1,3% rispetto al primo trimestre 2016) dovuto non ad una tendenza generalizzata ma alle netta flessione registrata in Francia, un mercato pesante per il Vecchio Continente, che ha spinto in basso la media europea. Infatti, l’analisi relativa all’andamento dei singoli mercati nazionali denota, tra gennaio e marzo, una discreta vivacità del settore con recuperi significativi per Belgio (+4,9%), Danimarca (+12,6%), Germania (+5,7%) e Regno Unito (+26,4). Ma anche per Italia (+13,8%) e la Spagna (+22,3).

Ripresa, ma non per tutti i comparti

Nel settore della meccanica agricola – sottolinea il Cema – il ritorno a una fase espansiva non dovrebbe essere un fenomeno generalizzato ma piuttosto riguardare determinate tipologie di prodotto. Nel segmento dei trattori un incremento delle vendite dovrebbe esserci per quelle con potenza inferiore ai 50 cavalli e per quelle con potenza superiore ai 150 cavalli, mentre per le classi di potenza intermedia la domanda dovrebbe ancora essere caratterizzata da una certa stagnazione. In affanno, secondo i costruttori europei, anche i segmenti delle pressatrici, dei tagliaerba, degli atomizzatori e delle mietitrebbie.


Le previsioni 2017: Germania in crescita, 
Francia in difficoltà.

Dopo un 2016 difficile, segnato da un -5% sul 2015, nel 2017 il mercato tedesco delle macchine agricole dovrebbe iniziare a risalire lentamente la china grazie ad una robusta crescita della domanda di pressatrici e mietitrebbie. Se la Germania è vista in ripresa, per la Francia non sono attese significative inversioni di tendenza rispetto al brusco stop del 2016 (- 8%), con l’unica rilevante eccezione relativa al comparto delle mietitrebbie. Olanda e Belgio invece non dovrebbero discostarsi dai livelli raggiunti nel 2016.

 In ripresa il mercato italiano

Interessante la dinamica che caratterizza il mercato italiano, che come noto proviene da una lunga fase negativa, che ha  visto negli ultimi dieci anni una sistematica riduzione dei volumi di vendita sul territorio nazionale (in parte compensati dal buon andamento delle esportazioni che premiano il prodotto Made in Italy), e che nel corso del 2017 dovrebbe registrare finalmente un cambio di segno. I dati relativi ai primi cinque mesi dell’anno evidenziano infatti una crescita delle immatricolazioni di trattrici pari al 7,2%, ed una crescita significativa anche per quanto riguarda le mietitrebbiatrici (+7,1%), le trattrici con pianale di carico (+1,3%) e i rimorchi (+2,3%). La crescita nelle vendite di trattrici, particolarmente consistente in Regioni quali il Veneto, il Piemonte, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Campania, è dovuta in parte ad una dinamica fisiologica di recupero delle vendite dopo i lunghi anni negativi e in parte alla messa a punto dei bandi regionali per l’accesso ai fondi PSR. La federazione dei costruttori italiani FederUnacoma ritiene che nei mesi centrali dell’anno possa verificarsi una contrazione delle vendite determinata dalle crisi di redditività delle imprese agricole, dovuta alle gelate prima e alla siccità poi che hanno colpito le produzioni in molte regioni del Paese, ma prevede comunque che a fine anno, anche per effetto di specifici incentivi (Inail) per l’acquisto di mezzi meccanici di nuova generazione, si possa registrare un attivo di alcuni punti percentuali.     

Le conseguenze della Brexit

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sarà effettiva soltanto al termine dei negoziati tra Londra e Bruxelles, ma ha comunque iniziato a produrre i primi effetti sul comparto agromeccanico. La svalutazione della sterlina ha contribuito a migliorare la posizione finanziaria degli agricoltori britannici ma ha anche penalizzato l’importazione di macchinari agricoli. Secondo le previsioni del Cema, nel 2017 il mercato del Regno Unito dovrebbe vedere una leggera ripresa ma senza discostarsi troppo dai valori del 2016 (-2% sul 2015). A tirare saranno soprattutto i segmenti delle trattrici, delle seminatrici e dei carri miscelatori, mentre gli altri comparti dovrebbero mantenersi sui valori dell’anno scorso.


Scenario mondiale, verso il Summit di Agrievolution

Agli scenari internazionali della meccanizzazione agricola, non solo europei ma globali, è dedicato il summit di Agrievolution Alliance, organismo che riunisce i principali Paesi costruttori di macchine agricole, in programma dal 25 al 26 ottobre a Wuhan in Cina. Organizzato con cadenza triennale, l’incontro sarà l’occasione per tracciare gli scenari che caratterizzeranno il comparto negli anni a venire, ma anche per analizzare l’andamento del mercato nel corso dell’anno.

Ad oggi, i dati disponibili sulle vendite di trattrici nei principali Paesi del mondo sono quelli relativi al primo trimestre dell’anno, dati che vedono una crescita vistosa delle vendite in Cina, con 183 mila macchine  pari ad un incremento del 47% rispetto allo stesso periodo 2016, una crescita sostanziosa in India (circa 108 mila macchine per un incremento del 15% sul primo trimestre dello scorso anno); mentre un calo del 7% si registra negli Stati Uniti, in ragione di 15.600 macchine immatricolate, e in Turchia (-3% in ragione di 11.600 trattrici). 

 

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