Mondo Macchina Nr. 11 - Anno 2022

Edito da FederUnacoma Surl - v. Venafro, 5 - 00159 Roma - Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma - taxe percue - tassa riscossa, Roma Italia MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L'AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO A MONTHLY PUBLICATION ON MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND LAND MANAGEMENT Special EIMA 2022 ci EIMA 2022 ottobre-novembre 2022 • n. 10-11

PERIODICO MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L’AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO A MONTHLY PUBLICATION OF MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND LAND MANAGEMENT Ottobre-Novembre/October-November iscriz. al Tribunale di Roma n. 306/92 del 14.5.92 sped.A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma taxe perçue-tassa riscossa Roma - Italia Editore Direzione Amministrazione/ Publication Management Administration FederUnacoma surl - Via Venafro, 5 - 00159 Roma Tel. 0643298.1 - Fax 064076370 mondomacchina@federunacoma.it www.mondomacchina.it Direttore Responsabile/Editor in Chief: Girolamo Rossi Caporedattore/Managing Editor: Giovanni M. Losavio Segretario di redazione/Editorial Secretary: Emanuele Bredice Comitato di redazione/Editorial Committee: Marco Acerbi, Patrizia Conti, Davide Gnesini, Patrizia Menicucci, Marco Pezzini, Fabio Ricci, Federica Tugnoli Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this number: J. Bacenetti, E. Bredice, G. Di Paola, B. Eberhard, D. Facchinetti, L.E. Galli, G.M. Losavio, P. Menicucci. M. Monni, P. Piccarolo, A.R. Proto, F. Sereni, F. Valentini Traduzioni a cura di/Translation by: Akróasis S.I.T. Srl, Ludovica Mutarelli Fotografie/Photography: Archivi FederUnacoma, Immaginopoli, IStock Grafica e impaginazione/Graphic layout: Simonetta Tranquilli Stampa/Printing: Industria Grafica Umbra s.r.l. Via Umbria, 148 - 06059 Todi (PG) +39 075898041 info@industriagraficaumbra.it Pubblicità/Exclusive Advertising Rights: Concessionaria in esclusiva PROMOSYSTEM s.r.l. - V. P. A. Orlandi, 11/1 40139 Bologna Tel. 0516014411 - Fax 0516014059 info@promosystemsrl.com Bollettino Tecnico mensile della Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura (FederUnacoma) Technical Bulletin of National Union (Federation) of Agricultural Machinery Manufacturers (FederUnacoma) Abbonamento annuale/Annual subscription: Italia UE/Italy and EU30,00 euro Estero/Elsewhere 40,00 euro ISSN 1125-422X Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana PRIMO PIANO CLOSE-UP 4Trattori: il mercato tiene, ma preoccupa la congiuntura economica Tractors: Markets hold up, but the economic situation is worrying Redazione Editorial Staff 8Macchine agricole, buoni livelli per il mercato Italia Agricultural machinery, good performance for the Italian market Redazione Editorial Staff 10Ambiente, lavoro e redditi: l’agenda UE Environment, work and income: the EU agenda Paolo De Castro 14Donne in agricoltura, divario di genere ancora da colmare Women in agriculture, gender gap still to close Patrizia Menicucci INTERVISTA INTERVIEW 18Irrigazione, il global warming spinge l’innovazione Irrigation, global warming drives innovation Giovanni M. Losavio SPECIAL EIMA 22EIMA, meccanizzazione “globale” EIMA, 'global' mechanisation Redazione Editorial Staff 26EIMA, un "driver" per l'innovazione EIMA, a 'driver' for innovation Redazione Editorial Staff 28Bologna, un polo mondiale per la meccanica agricola Bologna, a global hub for agricultural machinery Redazione Editorial Staff 30EIMA Green, il verde che emoziona EIMA Green, the green that excites Redazione Editorial Staff 32“Energy”, il Salone della bioenergia EIMA Green, the green that excites Redazione Editorial Staff 36Plugfest 2022, il “filo rosso” con EIMA Digital Plugfest 2022, the “red thread”with EIMA Digital Redazione Editorial Staff 2 SOMMARIO SOMMARIOSummary

NOVITÀ DI PRODOTTO NEWPRODUCTS Da/Frompag. 38 a/topag.120 Novità di prodotto / New product BIOECONOMIA BIOECONOMY 122Diversificazione energetica, strategico il calore da biomassa Energy diversification, biomass heating is strategic Matteo Monni, Benno Eberhard BIOENERGIA BIOENERGY 128Il Cippato da Short Rotation Forestry a bassa intensità di meccanizzazione Wood chips from Short Rotation Forestry with low mechanisation intensity Andrea Rosario Proto, Jacopo Bacenetti TECNICA TECHNOLOGY 134Le imballatrici prismatiche giganti Big prismatic balers Davide Facchinetti 142La sicurezza per i conducenti di trattori agricoli Farm tractor drivers' safety Lavinia Eleonora Galli GIARDINAGGIO GARDENING 150Macchine per il gardening: la buona tenuta del mercato Italia Gardening equipment: the Italian market holding up well Redazione Editorial Staff 152Motoseghe con motore a scoppio e a batteria Chainsaws with internal combustion and battery-powered engines Pietro Piccarolo BRAND 158Merlo, la crescita è “green” Merlo, growthis “green” Redazione Editorial Staff NEWS 160FAE rinnova il suo cingolato PT-300 D:Mine FAE renews its PT-300 D:Mine crawler Redazione Editorial Staff 162Le prestazioni dell’insilatrice JUMBO 8000 The performance of the JUMBO 8000 silage chopper Redazione Editorial Staff SUMMMARY

PRIMO PIANO PRIMO PIANO a cura della Redazione Iprimi sei mesi dell’anno segnano per il mercato mondiale delle trattrici un leggero rallentamento rispetto ai volumi straordinari toccati nel 2021, ma confermano il settore su livelli di vendita comunque superiori a quelli degli anni precedenti. La “frenata” ha interessato tutti i principali Paesi di riferimento. Mercato indiano sempre al top. USA in calo del 13%. L’India, che aveva chiuso il 2021 con il suo massimo di sempre (900 mila mezzi venduti, +28,2% sul 2020), archivia il primo semestre del 2022 con 443 mila macchine immatricolate, segnando -5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se questa tendenza dovesse confermarsi anche nel secondo semestre, è verosimile che, nonostante la flessione, il mercato indiano possa non allontanarsi troppo dai volumi record del 2021. Vendite in calo anche negli USA (-13,4%) ma con un numero di mezzi venduti nel semestre (143 mila) superiore non soltanto al 2020 (142 mila), ma – soprattutto – al 2019 (128 mila trattrici immatricolate). Da segnalare che il forte incremento delle vendite visto negli Stati Uniti tra il 2019 e il 2020, anche rispetto agli anni precedenti, è stato favorito dal massiccio pacchetto di aiuti all’agricoltura che il governo federale ha varato per contrastare gli effetti della pandemia di Covid-19. Sempre in Nordamerica, il Canada ha registrato 15 mila mezzi venduti (-5%) restando così sui livelli del 2021. by Editorial Staff The first six months of the year mark a slight slowdown for the global tractor market compared to the extraordinary volumes touched in 2021 but confirm the sector on sales levels that are still higher than in previous years. The "slowdown" has affected all major benchmark countries. Indian market is still at the top. The U.S. is down 13 percent. India, which had closed 2021 with its all-time high (900 thousand vehicles sold, +28.2% over 2020), files the first half of 2022 with 443 thousand registered machines, marking -5.7% compared to the same period last year. Should this trend continue in the year's second half, it is likely that, despite the decline, the Indian market may not stray too far from the record volumes of 2021. Sales also declined in the U.S. (-13.4%), but with the number of vehicles sold in the half-year (144 thousand) exceeding not only 2020 (143 thousand), but - more importantly - 2019 (128 thousand tractors registered). It is worth noting that the sharp increase in sales seen in the United States between 2019 and 2020, even compared to previous years, was boosted by the massive agricultural aid package the federal government enacted to counter the effects of the Covid-19 pandemic. Still, in North America, Canada recorded 15 thousand vehicles sold (-5%), thus remaining at 2021 levels. The Old Continent performance. Registrations are also down on the 4 Nei primi sei mesi dell’anno le vendite di trattrici calano su tutti i principali mercati mondiali ma confermano comunque volumi elevati. La domanda di mezzi meccanici trainata dalla transizione verso l’agricoltura 4.0 e verso pratiche sostenibili. L’incognita dello scenario geopolitico Trattori: il mercato tiene, ma preoccupa la congiuntura economica

n. 10-11/2022 CLOSE-UP La tenuta del “vecchio continente”. Immatricolazioni in calo anche sull’altra sponda dell’Atlantico, dove l’Europa nel suo complesso perde nel semestre l’8,1%, in ragione di circa 82 mila trattrici registrate. In termini unitari, si tratta di una flessione contenuta giacché il saldo negativo rispetto al primo semestre dello scorso anno è di sole 7 mila unità, peraltro da suddividere tra i 30 Paesi censiti dal CEMA, il comitato europeo dei costruttori di macchine agricole. Da segnalare, proprio in Europa, le buone performance dei mercati “minori” (Repubblica cerca +31%; Ungheria +46,5%, Serbia +41%, Croazia +10%), mentre i principali Paesi di riferimento chiudono il semestre in leggero calo. La Germania arretra dell’8,4% in ragione di 15.700 unità immatricolate, il Regno Unito dell’8% (7.200 unità), la Spagna del 14,2 (5.000), l’Italia del 12% (11.050). Resta sostanzialmente invariata la Francia che, con 15.400 trattrici registrate chiude i primi sei mesi dell’anno con una contrazione del 3,4%. Spostando il punto di osservazione verso Est, la Turchia si ferma a 29.577 mezzi venduti, 2.500 in meno rispetto al primo semestre 2021. L’agricoltura 4.0 traina la domanda di macchinari. L’andamento del settore nei primi sei mesi dell’anno sembra indicare che la flessione delle vendite non sia dovuta tanto a una reale inversione di tendenza rispetto allo straordinario dinamismo del 2021, ma rappresenti piuttosto un calo tecnico, un fisiologico assestamento dopo i picchi raggiunti nei mesi passati. Sui principali mercati di riferimento i volumi registrati tra gennaio e giugno risultano infatti superiori a quelli visti negli anni precedenti la pandemia, indicando che il comparto continua ad esprimere una domanda elevata di trattrici e di altro macchinario agricolo. La vivacità della domanda, in uno scenario globale segnato da fattori di instabilità, è dovuta non soltanto all’incremento del fabbisogno alimentare, in conseguenza della crescita della popolazione mondiale o ai nuovi stili di consumo che si stanno affermando trasversalmente in molti Paesi, ma soprattutto alla transizione dei sistemi agricoli nazionali verso pratiche agricole digitali (la cosiddetta Agricoltura 4.0) e lavorazioni più sostenibili sotto il profilo ambientale. L’agricoltura sta other side of the Atlantic, where Europe as a whole has lost 8.1 percent in the first half of the year as a result of about 82 thousand tractors registered. In unit terms, this is a limited downturn since the negative balance compared to the first half of last year is only 7 thousand units, moreover to be divided among the 30 countries surveyed by CEMA, the European Committee of Agricultural Machinery Manufacturers. Noteworthy, just in Europe, the good performance of the "minor" markets (Czech Republic +31%; Hungary +46.5%, Serbia +41%, Croatia +10%), while the main reference countries close the six months with a slight decrease. Germany falls back by 8.4 percent on account of 15,700 registered units, the United Kingdom by 8 percent (7,200 units), Spain by 14.2 (5,000), and Italy by 12 percent (11,050). France is basically unchanged, closing the first six months of the year with 15,400 tractors registered, a 3.4 percent contraction. Shifting the viewpoint eastward, Turkey stands at 29,577 vehicles sold, 2,500 less than in the first half of 2021. Agriculture 4.0 drives the demand for machinery. The sector's performance in the first six months of the year seems to indicate that the drop in sales is not so much due to an actual reversal of the extraordinary dynamism of 2021 but rather represents a technical decline, a physiological settling after the peaks reached in the past months. On the main reference markets, volumes recorded between January and June are, in fact, higher than those witnessed in pre-pandemic years, suggesting that the sector continues to express high demand for tractors and other agricultural machinery. The liveliness of the demand, in a global scenario marked by unstable factors, is due not only to the increase in food needs as a result of the growth of the world population or the new consumption styles that are emerging across the board in many countries but above all to the transition of national agricultural systems toward digital farming practices (so-called Agriculture 4.0) and Tractors: Markets hold up, but the economic situation is worrying 5 Tractor sales fall in the first six months of the year on all major world markets but nevertheless, confirm high volumes. Demand for mechanical equipment driven by the transition to Agriculture 4.0 and sustainable practices. The uncertainty of the geopolitical scenario

PRIMO PIANO 6 PRIMO PIANO dunque cambiando paradigma, e per farlo ha bisogno di mezzi di produzione di ultima generazione, compatibili con tale transizione. In molti casi, pensiamo all’Italia, questo processo è accompagnato e sostenuto da un sistema di agevolazioni che, concepito per incentivare gli investimenti in tecnologie di ultima generazione, sta sostenendo il comparto. Uno scenario incerto. Nel breve e medio periodo, l’andamento del mercato delle trattrici appare condizionato non soltanto dai fattori espansivi legati alla già citata transizione verso modelli di agricoltura digitale, ma anche da elementi di incertezza correlati all’evoluzione dello scenario geopolitico complessivo e del mercato delle materie prime. Si tratta, come noto, di due aspetti strettamente collegati. Fino ad oggi, il settore agromeccanico è riuscito ad assorbire gli incrementi di prezzo delle commodity, intervenendo in misura contenuta sui listini, e senza produrre un effetto depressivo sulla domanda. La principale incognita riguarda le conseguenze che una prosecuzione sine die del conflitto in Ucraina, potrà avere sull’economia globale e, di conseguenza, sul settore agricolo e agromeccanico. Il rischio evidente è che, con un incremento delle tensioni sui prezzi, il settore agromeccanico possa invertire la rotta rispetto alla crescita dei mesi passati. Ma non dovunque. Da tale situazione infatti potrebbero trarre beneficio i costruttori dei Paesi più poveri di tecnologia e quelli che non aderiscono al regime sanzionatorio contro la Russia, che risultano pertanto meno penalizzati sul mercato delle commodity. Ad esserne avvantaggiate sarebbero soprattutto le aziende che competono non tanto sulla qualità e sull’innovazione, quanto sul prezzo. Per questi costruttori, a lungo andare, la crisi geopolitica potrebbe creare un reale vantaggio competitivo. more environmentally sustainable processing. Agriculture is thus undergoing a paradigm shift, and to do so, it needs the latest generation of means of production that are compatible with this transition. In many cases, and here we are thinking of Italy, this process is coupled with and supported by a system of subsidies designed to boost investment in the latest technologies sustaining the industry. An uncertain scenario. In the short and medium term, the trend of the tractor market appears to be affected not only by expansive factors related to the transition, as mentioned above, to digital farming models but also by elements of uncertainty related to the evolution of the overall geopolitical scenario and the commodity market. These two aspects are, as known, closely related. To date, the agricultural machinery sector has managed to absorb commodity price increases, intervening to a limited extent in price lists and without producing a depressive effect on demand. The main unknown concerns the consequences that an indefinite continuation of the conflict in Ukraine may have on the global economy and, consequently, on the agricultural and agricultural machinery sectors. Clearly, the risk is that as price tensions increase, the agricultural machinery sector may reverse course from the growth of past months. Yet not everywhere. In fact, manufacturers in the more technology-poor countries and those that do not adhere to the sanctions regime against Russia could benefit from such a situation and are, therefore, less penalized in the commodity market. Companies that compete not so much on quality and innovation but on price would be the ones to benefit most. In the long run, the geopolitical crisis could establish a competitive advantage for these manufacturers.

PRIMO PIANO PRIMO PIANO a cura della Redazione Iritardi nella catena delle forniture, l’aumento dei costi di produzione e il conseguente incremento dei prezzi di listino frenano il mercato delle macchine agricole, che tuttavia conserva buoni livelli di vendita. Le statistiche sulle immatricolazioni – elaborate da FederUnacoma sulla base dei dati forniti dal Ministero dei Trasporti – indicano nei primi nove mesi dell’anno un calo per le trattrici del 14,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, caratterizzato da una crescita record delle immatricolazioni. In termini di unità, le trattrici vendute nei nove mesi assommano a 15.800, un quantitativo inferiore rispetto alle 18.500 dei primi nove mesi 2021, ma comunque superiore alla media degli ultimi anni attestata intorno alle 14 mila unità. by Editorial Staff Delays in the supply chain, rising production costs and the resulting increase in list prices are holding back the agricultural machinery market, which is nevertheless maintaining good sales levels. Registration statistics - processed by FederUnacoma on the basis of data provided by the Ministry of Transport - indicate a 14.4% drop for tractors in the first nine months of the year compared to the same period last year, which was characterised by record growth in registrations. In terms of units, the number of tractors sold in the nine months amounted to 15,800, which is lower than the 18,500 sold in the first nine months of 2021, but still higher than the average of the last few years of around 14,000 units. A 14% drop was recorded for combine harvesters, against 8 La congiuntura economica negativa si riflette sul mercato delle macchine agricole, che registrano un calo per tutte le tipologie, mantenendo tuttavia volumi di vendita ancora buoni. Nei nove mesi da gennaio a settembre sono 15.800 le trattrici vendute, un numero inferiore rispetto alle 18.500 dello stesso periodo 2021, ma pur sempre superiore rispetto alla media degli ultimi quattro anni. Il presidente dei costruttori Alessandro Malavolti indica le difficoltà dell’attuale congiuntura e auspica un rilancio del sistema di incentivi Macchine agricole, buoni livelli per il mercato Italia

n. 10-11/2022 CLOSE-UP Un calo del 14% si registra per le mietitrebbiatrici, a fronte di 308 unità immatricolate, mentre le trattrici con pianale di carico perdono il 21,5% in ragione di 390 macchine. Più contenuta la flessione per i rimorchi (-9,5% a fronte di 6.700 macchine), mentre i sollevatori telescopici, pur segnando un calo consistente rispetto al 2021 (-25%), registrano comunque un numero di unità vendute pari a 866, largamente superiore rispetto alla media degli ultimi anni. L’andamento attuale conferma le previsioni già formulate da FederUnacoma nel corso dell’assemblea annuale del giugno scorso, quando fu evidenziato come la domanda di macchinario agricolo fosse particolarmente elevata in Italia, ma con il rischio che la crisi delle materie prime, le difficolta nella logistica e l’aumento della bolletta energetica potessero influire sui ritmi produttivi e ridurre la competitività del settore nel secondo semestre. Difficile prevedere il bilancio a fine anno, giacché i risultati economici restano vincolati agli sviluppi del conflitto Russo-Ucraino e alle dinamiche inflazionistiche che comportano una crescita anche del prezzo di vendita dei macchinari, peraltro a vantaggio di quelli prodotti in Paesi emergenti, non interessati dalla crisi energetica e quindi pronti a posizionarsi sui mercati con politiche di prezzo molto aggressive. «L’agricoltura italiana ha necessità di tecnologie di alto livello – ha ricordato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – e deve essere sostenuta negli investimenti per l’acquisto di macchinari innovativi». «Un aiuto importante in questo senso è quello rappresentato dagli incentivi pubblici per l’acquisto di mezzi di nuova generazione – ha concluso Malavolti – e l’auspicio dell’intera filiera agromeccanica è che l’attuale sistema di aiuti venga prolungato e rafforzato, per mantenere il settore dinamico anche in presenza di una congiuntura così difficile». 308 registered units, while loader bed tractors lost 21.5% to 390 machines. The drop was more moderate for trailers (- 9.5% against 6,700 machines), while telescopic handlers, while registering a significant drop compared to 2021 (-25%), nevertheless recorded a number of units sold of 866, well above the average of recent years. The current trend confirms the forecasts already formulated by FederUnacoma during the annual general meeting last June, when it was pointed out that demand for agricultural machinery was particularly high in Italy, but with the risk that the crisis in raw materials, difficulties in logistics and the increase in the energy bill could affect production rates and reduce the competitiveness of the sector in the second half of the year. It is difficult to predict the balance at the end of the year, as the economic results remain dependent on developments in the Russian-Ukrainian conflict and inflationary dynamics, which will also lead to an increase in the selling price of machinery, moreover to the advantage of those produced in emerging countries, which are not affected by the energy crisis and are therefore ready to position themselves on the markets with very aggressive pricing policies. "Italian agriculture needs high-level technologies," FederUnacoma president Alessandro Malavolti recalled, "and must be supported in its investments for the purchase of innovative machinery". "An important aid for this purpose are the public incentives for the purchase of new-generation equipment," concluded Malavolti, "and the hope of the entire agro-mechanical chain is that the current aid system will be extended and strengthened, in order to keep the sector dynamic even in such a difficult economic situation. Agricultural machinery, good performance fot the Italian market 9 The economic downturn is reflected in the market for agricultural machinery, which is declining for all types, yet sales volumes are still good. In the nine months from January to September, 15,800 tractors were sold, a lower number than the 18,500 of the same period in 2021, but still higher than the average of the last four years. Manufacturer President Alessandro Malavolti points out the difficulties of the current economic situation and hopes for a relaunch of the incentive system

PRIMO PIANO PRIMO PIANO di Paolo De Castro In questo tempo di transizione, non solo ecologica, l’agenda europea e italiana è fitta di impegni, di problemi da affrontare. E anche il neo ministro delle Politiche agricole e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, è chiamato a sostenere sfide senza precedenti. A partire dall’obiettivo che tutti noi, l’Unione in prima fila, ci siamo dati di ridurre i gas serra e l’inquinamento nel suolo e nell’acqua. Una necessità ineludibile che non dovrà peraltro degenerare nell'ideologia, paragonando ad esempio i nostri allevamenti a delle ciminiere, e mettendo a repentaglio la sostenibilità del settore zootecnico. Non a caso, in qualità di relatore per il Gruppo S&D in commissione Agricoltura del Parlamento europeo sulla direttiva sulle Emissioni industriali, ho criticato la proposta della Commisby Paolo De Castro In this time of transition, not only ecological, the European and Italian agenda is full of commitments, of problems to be addressed. And even the newly appointed Minister of Agriculture and Food Sovereignty, Francesco Lollobrigida, is called upon to take on unprecedented challenges. Starting with the goal that all of us, the Union in the forefront, have set ourselves of reducing greenhouse gases and pollution in soil and water. An unavoidable necessity that must not, however, degenerate into ideology, comparing our livestock farms to chimneys, for example, and jeopardising the sustainability of the livestock sector. It is no coincidence that, as rapporteur for the S&D Group in the Agriculture Committee of the European Parliament on the Industrial Emissions Directive, I criticised the EU Commission's 10 Il nuovo Governo italiano deve fronteggiare sfide difficili in tema di politica agricola. Nell’attuale fase, al settore primario viene chiesta una maggiore produttività, ma nello stesso tempo una sempre più stretta osservanza di norme legate alla sostenibilità e agli impegni del Green Deal. A rischio la tenuta economica di un tessuto produttivo composto in larga misura da piccole imprese Ambiente, lavoro e redditi: l’agenda UE

n. 10-11/2022 CLOSE-UP sione UE che vorrebbe obbligare anche gli allevamenti di minori dimensioni a sottomettersi a un regime di autorizzazioni e a implementare pratiche produttive sempre più stringenti. Con una Politica agricola comune (Pac) in vigore dal 2023 e che ci accompagnerà almeno fino al 2027, ora non possiamo più permetterci sviste e ritardi per passare ai livelli di sostenibilità – ambientale, economica e sociale – che ci siamo dati. Per questo non potremo accettare un sistema di autorizzazioni, come quello proposto dalla Commissione UE, che vorrebbe imporre anche alle aziende più piccole l’utilizzo di pratiche calate dall'alto, senza adattarsi alle varie esigenze produttive né garantendo loro alcun sostegno. Per questo vogliamo migliorare una proposta che riteniamo sproporzionata e che non può essere approvata, se non con sostanziali aggiustamenti finalizzati a salvaguardare l’intera filiera agroalimentare e la sicurezza alimentare dei nostri cittadini. In sostanza, non possiamo permetterci di mettere a rischio la sostenibilità dei nostri agricoltori, allevatori e di tutti gli operatori del settore, compreso quello delle macchine agricole, con oneri poco sensati che aggiungerebbero incertezza ai rincari dell’energia e delle materie prime. Nell’agenda europea, e italiana, c’è anche da affrontare il problema dei fitofarmaci. Prodotti necessari per la difesa delle nostre colture che la Commissione Ue vuole dimezzare entro il proposal that would oblige even smaller farms to submit to an authorisation scheme and implement increasingly stringent production practices. With a Common Agricultural Policy (CAP) in force since 2023 and that will be with us until at least 2027, we can no longer afford oversights and delays in order to move to the levels of sustainability - environmental, economic and social - that we have set ourselves. This is why we will not be able to accept a system of authorisations, such as the one proposed by the EU Commission, which would like to impose on even the smallest companies the use of practices dropped from above, without adapting to the various production needs or guaranteeing them any support. This is why we want to improve a proposal that we consider disproportionate and that cannot be approved unless substantial adjustments are made to safeguard the entire agri-food chain and the food safety of our citizens. In essence, we cannot afford to jeopardise the sustainability of our farmers, breeders and all operators in the sector, including the agricultural machinery sector, with unwise charges that would add uncertainty to energy and raw material price increases. Also on the European - and Italian – agenda, the issue of plant protection products. Products necessary to defend our crops Environment, work and income: the EU agenda 11 The new Italian government faces difficult challenges in agricultural policy. In the current phase, the primary sector is being asked to be more productive, but at the same time to comply more and more strictly with sustainability standards and Green Deal commitments. This puts at risk the economic resilience of a production fabric largely composed of small enterprises Europarlamentare, già Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e Ministro dell’Agricoltura del Governo Italiano MEP, former President of the Agriculture Commission of the European Parliament and Minister of Agriculture of the Italian Government

PRIMO PIANO TECNICA 2030 all’insegna del Green Deal, senza però offrire – per ora – valide alternative a tutti gli operatori in campo. E qui ricordiamo che le New breeding techniques (Nbt), o Tecniche di evoluzione assistita (Tea), sono ormai conosciute da oltre vent’anni e sono frutto di studi validati dalla comunità scientifica internazionale. Posto che queste tecniche di miglioramento genetico di fatto non sono ancora applicabili perché manca una legge che le autorizzi. Con danni enormi all’orizzonte soprattutto in Italia, ricco in particolare di frutteti e vigneti ad alto tasso di specializzazione e tecnologia. La proposta di regolamento presentata a fine agosto dalla Commissione europea con una valutazione d’impatto, non a caso, noi della commissione Agricoltura del Parlamento l’abbiamo definita ‘schizofrenica’. Proprio perché l’esecutivo UE, da un lato, chiede agli agricoltori di produrre di più, derogando ai requisiti ambientali della Pac per fare fronte alla crisi alimentare causata dalla guerra in Ucraina; dall'altro, cerca di imporre target di riduzione dei fitofarmaci del tutto irrealistici, e con impatti devastanti sulla capacità produttiva europea e la sicurezza alimentare globale. Una sicurezza alimentare che va di pari passo a un altro orgoglio e primato italiano, che è quello della riforma delle Indicazioni geografiche. Prodotti alimentari di eccellenza sui quali stiamo lavorando per una necessaria modifica del regolamento Ue all’insegna della semplificazione e della valorizzazione dei consorzi di tutela. E qui, in qualità di relatore del provvedimento, sono impegnato in prima persona per arrivare a una sua approvazione entro il 2023 nell’interesse di tutti noi, cittadini e consumatori. Paolo De Castro that the EU Commission wants to halve by 2030 under the banner of the Green Deal, but without offering - for now - valid alternatives to all operators in the field. And here we must note that New Breeding Techniques (Nbt), or Assisted Evolution Techniques (Tea), have been known for over twenty years and are the result of studies validated by the international scientific community. These genetic improvement techniques are still not actually applicable because there is no law authorising them. This means enormous damage on the horizon, especially in Italy, which is rich in highly specialised and technological orchards and vineyards. A proposal for regulation was presented at the end of August by the European Commission with an impact assessment, and it is no coincidence that we in Parliament's Agriculture Committee called it 'schizophrenic'. Precisely because the EU executive, on the one hand, asks farmers to produce more, derogating from the environmental requirements of the CAP in order to cope with the food crisis caused by the war in Ukraine; on the other hand, it tries to impose completely unrealistic pesticide reduction targets, with devastating impacts on European production capacity and global food security. Food safety goes hand in hand with another Italian pride and primacy, which is the reform of geographical indications. We are working on food products of excellence for a necessary amendment of the EU regulation in the name of simplification and enhancement of protection consortia. And here, as rapporteur of the measure, I am personally committed to achieving its approval by 2023 in the interest of all of us, citizens and consumers. Paolo De Castro

PRIMO PIANO PRIMO PIANO di Patrizia Menicucci L’ultima indagine sulla situazione dell’agricoltura in Italia, condotta dall’istituto nazionale di statistica e riferita al 2020, ha rilevato che le aziende agricole censite (1,33 mln) contano 2,8 mln di addetti con una presenza femminile pari al 30%. Sono infatti 823 mila le donne impegnate nelle aziende del nostro primario, con un numero inferiore rispetto a quello dell’ultimo censimento del 2010, quando si attestavano al 36,8%, ma con un impegno in termini di giornate lavoro cresciuto del 30% (+13,9% per quello maschile), soprattutto tra la manodopera familiare. In aumento il numero di donne impegnate nella gestione aziendale, per una crescita che negli ultimi venti anni è pasby Patrizia Menicucci The latest survey on the situation of agriculture in Italy, conducted by the national institute of statistics and referring to 2020, found that the number of farms surveyed (1.33 mln) had 2.8 mln employees, with women accounting for 30%. 823,000 women are employed in our primary industries, a lower number than in the last census in 2010, when they stood at 36.8%, but with a commitment in terms of work days that has grown by 30% (+13.9% for men), especially among the family labour force. The number of women involved in company management is on the rise, with a growth from 25.8% to 31.5% over the last twenty years, with a higher average than that of the Euro14 Focus Istat sulle donne occupate in agricoltura nel settore primario italiano (dati VII censimento). Sono il 30% della forza lavoro complessiva con un 31% a capo delle aziende, per un divario di genere inferiore rispetto ad altri settori ma ancora alto. Poca propensione all’uso di tecnologie di nuova generazione Donne in agricoltura, divario di genere ancora da colmare

n. 10-11/2022 CLOSE-UP sata dal 25,8% al 31,5%, con una media più alta rispetto a quella dell’Unione Europea stimata al 28,6%. In un confronto con gli altri settori italiani, secondo Unioncamere, nel 2021 nelle aziende meno di un amministratore su 4 è donna: in agricoltura quasi 1 su 3. Per quanto riguarda la collocazione geografica di questo dato, le aziende a guida femminile sono concentrate soprattutto nel centro sud con medie fra il 35 e il 41% in Calabria, Basilicata, Molise, Campania e Abruzzo; fra il 30/35% in Sicilia, Puglia, Lazio, Toscana, Liguria e il 20/30% nelle altre regioni. Il dato più alto si registra in Molise (40%) e il più basso a Bolzano e Trento (15%). Le aziende condotte da donne sono mediamente più piccole con una SAU di 7,7 ha rispetto ai 12 ha di quelle condotte da uomini, con differenze maggiori nel Nord Italia dove le aziende hanno dimensioni maggiori. L’indagine sottolinea che nel 2000 metà delle aziende rosa aveva meno di un ettaro mentre nel 2020 sono una su 5; sul fronte maschile nello stesso periodo si è passati da una su 3 a una su 5. La conduzione femminile è maggiormente presente in aziende che praticano solo coltivazioni piuttosto che coltivazioni più allevamento, e in quelle che svolgono altre attività remunerative come agriturismi e gestione fattorie didattiche, dove le percentuali si attestano rispettivamente al 35 e 40,8%. Sotto l’aspetto anagrafico, la responsabilità di gestione femminile in agricoltura è più diffusa nelle classi di età più avanzate (+65 anni) quando, secondo gli analisti, “l’impegno pre- visto dal ruolo manageriale diventa maggiormente conciliabile con quello svolto all'interno del nucleo familiare”. Un dato condiviso anche in ambito UE. In Italia le percentuali più basse si registrano nelle classi di età fra i 35 e i 39 anni e sotto i 25. Interessante notare come, con numeri maggiori, il fenomeno percentuale si confermi anche nelle azienpean Union estimated at 28.6%. In a comparison with other Italian sectors, according to Unioncamere, in 2021 in companies less than 1 director out of 4 is a woman: in agriculture almost 1 out of 3. As regards the geographical location of this figure, femaleled companies are mainly concentrated in the central south with averages between 35 and 41% in Calabria, Basilicata, Molise, Campania and Abruzzo; between 30 and 35% in Sicily, Apulia, Latium, Tuscany and Liguria and 20 and 30% in the other regions. The highest figure is recorded in Molise (40%) and the lowest in Bolzano and Trento (15%). Farms led by women are on average smaller with a UAA of 7.7 ha compared to the 12 ha of those led by men, with greater differences in northern Italy where holdings are larger. The survey points out that in 2000 half of the farms run by women had less than one hectare while in 2020 they are one in five; on the male side in the same period they went from one in three to one in five. Women are more present in holdings that practice only cultivation rather than cultivation plus animal husbandry, and in those with other remunerative activities such as agrotourism and educational farm management, where the percentages are 35 and 40.8% respectively. In terms of age, women's managerial responsibility in agriculture is more widespread in the older age groups (+65 years) when, according to analysts, 'the commitment expected from the managerial role becomes more reconcilable with that carried out within the household'. A datum also shared in the EU sphere. In Italy, the lowest percentages are recorded in the 35-39 age group and under 25. It is interesting to Women in agriculture, gender gap still to close 15 Focus Istat on women employed in agriculture in the Italian primary sector (7th census data). They make up 30% of the total workforce with 31% running farms, for a gender gap that is smaller than in other sectors but still high. Little inclination to use new generation technologies

PRIMO PIANO 16 TECNICA de a conduzione maschile. Sul fronte istruzione, fra i vari titoli di studio le donne a capo dell’azienda, hanno percentuali maggiori alle voci diplomi e lauree generiche mentre gli uomini in quelle a indirizzo agrario in ogni ordine. Percentuali maggiori per le donne anche alle voci relative al possesso della sola licenza elementare o di nessun titolo di studio. L’indagine rileva anche come le aziende agricole condotte da donne abbiano una minore propensione all’innovazione e all’informatizzazione rispetto a quelle condotte dagli uomini: rispettivamente il 20% contro l’80, e il 23% contro il 77%. Solo una su cinque delle aziende italiane che innovano o che sono informatizzate è a guida femminile. In conclusione i commentatori sottolineano come il censimento abbia confermato che il comparto agricolo italiano presenti un divario di genere inferiore rispetto ad altri settori, ma che ci sia ancora molto da fare per superare una disparità che risulta comunque ancora alta. Fiducia in prospettive migliori grazie a provvedimenti come quelli italiani che hanno previsto semplificazioni negli interventi agevolativi a favore dell’imprenditoria femminile; e agli indirizzi europei che vedono nella nuova Pac l’invito agli Stati membri “a porre particolare impegno alla partecipazione e alla promozione del ruolo delle donne in agricoltura”. Patrizia Menicucci note that, with higher numbers, the percentage phenomenon is also confirmed in male-run companies. On the education front, among the various educational qualifications, women heads have higher percentages under the headings of diplomas and general degrees while men have higher percentages under the headings of agricultural degrees in all levels. Higher percentages for women also under the headings of having only a primary school degree or no degree at all. The survey also reveals that farms led by women have a lower propensity to innovation and computerisation than those led by men: 20% versus 80, and 23% versus 77% respectively. Only one in five of Italian farms that innovate or are computerised is female-led. In conclusion, commentators point out that the census has confirmed that the Italian agricultural sector has a smaller gender gap than other sectors, but that there is still much to be done to overcome a disparity that is still high. Confidence in better prospects thanks to measures such as those in Italy that have provided for simplifications in facilitative interventions in favour of female entrepreneurship; and to European guidelines that see in the new CAP an invitation to member states 'to place particular emphasis on the participation and promotion of the role of women in agriculture'. Patrizia Menicucci

INTERVISTA INTERVISTA 18 Irrigazione, il globalwarming spinge l’innovazione La riduzione delle precipitazioni piovose, causata dai cambiamenti climatici, ha ridotto sensibilmente le disponibilità idriche di molti territori. I sistemi per l’irrigazione svolgono un ruolo fondamentale per impiegare al meglio la risorsa acqua di Giovanni M. Losavio La sensibile riduzione delle precipitazioni piovose e nevose su vaste aree del pianeta, a causa del riscaldamento globale, rende sempre più stringente la necessità di ottimizzare l’impiego delle risorse idriche in agricoltura. Il clima dei prossimi anni – sostiene la maggior parte dei climatologi – sarà caratterizzato da un ulteriore incremento delle temperature medie, che accentuerà l’evapotraspirazione dell’acqua ed accelererà la fusione dei ghiacciai che, come noto, svolgono un ruolo fondamentale nel rinnovamento del patrimonio idrico dei territori. Questi fenomeni, associati alla diminuzione degli apporti piovosi e alla conseguente estensione delle zone aride e semiaride, sono destinati a peggiorare il bilancio idrico perfino in quei contesti che, fino ad oggi, sembravano esenti da problemi di siccità. La meccanica agricola, con lo sviluppo di tecnologie e sistemi sempre più innoby Giovanni M. Losavio Artificial intelligence and the Internet of Things (IoT, ed), which are already changing the state of technology today, will be increasingly central to our industry in the near future. In just a few years, we have moved from manually controlled systems, where all the different irrigation operations still depended on human intervention, to integrated systems. Systems based on communication, as they can not only interface with each other and 'talk' to each other, but also process information from the surrounding environment by connecting to weather stations, sensor networks, satellites. This allows the system to selfregulate according to the specific conditions of soil moisture or vegetative stress of the crop, modulating the amount of water dispensed accordingly. Over the last seven years, irrigation has made a real technological leap forward.

n. 10-11/2022 19 INTERVIEW Irrigation, global warming drives innovation The reduction in rainfall caused by climate change has significantly reduced water availability in many areas. Irrigation systems play a key role in making the best use of water resource vativi, progettati con il preciso obiettivo di ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura e di contrastare gli effetti del cambiamento climatico, può dare un contributo fondamentale in tal senso. Per suggellare la centralità di questa particolare tipologia di macchinari lo scorso 28 giugno FederUnacoma ha accolto al proprio interno una nuova realtà associativa, Assoidrotech. Presieduta da Alex Donzelli, la nuova associazione rappresenta i costruttori di macchine per l’irrigazione e si candida a svolgere un ruolo di primo piano in seno alla Federazione. Mondo Macchina ha incontrato Alex Donzelli per fare il punto sullo stato dell’arte in questo comparto così importante per le attività agricole. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un profondo e repentino cambiamento del clima in molte regioni della terra. Il forte incremento della temperatura media ha aumentato la frequenza con cui si verificano non solo gli eventi estremi quali le alluvioni ma anche i periodi siccitosi, che spesso si protraggono per lungo tempo. La meccanica agricola ha dovuto adattarsi a questo nuovo scenario … Il global warming rappresenta indubbiamente una sfida per l’intero comparto agromeccanico, ma lo è soprattutto per i costruttori di sistemi per l’irrigazione, che oggi si trovano a dover progettare e realizzare soluzioni in grado di ottimizzare l’impiego del patrimonio idrico, a fronte di una crescente domanda di derrate alimentari. In questi ultimi anni, le aziende del settore hanno puntato soprattutto sullo sviluppo di tecnologie “on demand”, vale a dire di sistemi progettati per irrigare quando e dove serve, secondo le specifiche necessità delle coltivazioni. In questi anni come sono cambiate le tecnologie per l’irrigazione? Intelligenza artificiale e Internet of Things, che già oggi stanno cambiando lo stato della tecnologia, nel prossimo futuro saranno sempre più centrali per il nostro comparto. In pochi anni siamo passati dai sistemi a controllo manuale, in cui tutte le diverse operazioni di irrigazione dipendevano comunque dall’intervento umano, ai sistemi integrati. Sistemi basati sulla comunicazione, poiché possono non soltanto interfacciarsi gli uni con gli altri e “dialogare” tra loro, ma anche processare informazioni provenienti dall’ambiente circostante grazie alla connessione con stazioni meteo, reti di sensori, satelliti. Questo permette all’impianto di autoregolarsi in base alle specifiche condizioni di umidità del terreno o di stress vegetativo Scientists argue that in the short and medium term, a reversal of the current climate trend is not expected. The planet's average temperatures are not expected to stop but, on the contrary, are expected to continue rising. This requires irrigation machinery manufacturers to constantly update the technological profile of their models to make them more efficient. Innovation is therefore the order of the day in this sector... Innovation in the irrigation sector is the order of the day, as this sector is called upon to optimise the consumption of an increasingly scarce resource such as water. Indeed, it is precisely this scarcity of the resource that makes the development of more advanced solutions even more urgent. Today the technological standards are defined by integrated systems, where the ultimate decision-maker is always man, who is in any case called upon to manage the information coming from the field. However, in the medium term the baton will pass to automated systems capable of func-

INTERVISTA 20 INTERVISTA della coltura, modulando su di esse la quantità di acqua erogata. Negli ultimi sette anni l’irrigazione è stata protagonista di un vero salto tecnologico. Gli scienziati sostengono che nel breve e nel medio termine non si prevede un’inversione di tendenza rispetto all’attuale trend climatico. Le temperature medie del pianeta non dovrebbero fermare la loro corsa ma, anzi, dovrebbero continuare a crescere. Questo richiede ai produttori di macchine per l’irrigazione di aggiornare costantemente il profilo tecnologico dei loro modelli, per renderli sempre più efficienti. In questo comparto l’innovazione dunque è all’ordine del giorno… L’innovazione nel comparto dell’irrigazione è all’ordine del giorno, essendo questo comparto chiamato ad ottimizzare i consumi di una risorsa sempre più scarsa come l’acqua. Anzi, è proprio questa carenza della risorsa a rendere ancora più impellente lo sviluppo di soluzioni più avanzate. Se oggi gli standard tecnologici sono definiti dai sistemi integrati, rispetto ai quali il decisore ultimo è sempre l’uomo, comunque chiamato a gestire le informazioni provenienti dal campo, nel medio termine il testimone passerà agli impianti automatizzati in grado di funzionare a prescindere dall’intervento dell’operatore. Entro cinque anni anche in Italia potremmo vedere ali pivot o carri a naspo attivarsi da soli nel momento stesso in cui dovesse crescere il fabbisogno irriguo di una coltura. In altri Paesi, vedi Israele, questi impianti sono già in uso Come accade per il settore agromeccanico nel suo complesso, anche il comparto delle tecnologie per l’irrigazione ha un’elevata propensione all’export. Quali sono i principali mercati di destinazione della produzione nazionale? A suo tioning without operator intervention. Within five years, in Italy too, we could see pivot wings or hose reel wagons activating themselves when the irrigation needs of a crop increase. In other countries, such as Israel, these systems are already in use Like the agro-mechanical sector as a whole, the irrigation technology sector has a high propensity for export. Which are the main destination markets for our domestic proAlex Donzelli Presidente Assoidrotech Alex Donzelli Assoidrotech President

n. 10-11/2022 21 INTERVIEW duction? In your opinion, is it possible to speak of a specificity of Italian irrigation systems? Italian companies are world leaders in the production of reel wagons that are exported all over the world. In fact, in this market segment our manufacturers cover more than 70% of global requirements. US companies, on the other hand, are very competitive in the pivot wing sector, while Israeli companies have a strong specialisation in drip irrigation systems, which are especially recommended for countries where water resources are scarcer. Italian manufacturers, however, are also gaining market share in these two other segments. EIMA Idrotech is the exhibition specialising in irrigation systems, which takes place as part of EIMA International. What product ranges will be on show, and which countries do you think will be most interested in this sector? On the trade exhibition scene, EIMA International's Idrotech exhibition represents a hub of excellence and a unique venue, capable of attracting visitors and entrepreneurs from five continents, especially from emerging countries such as Canada, Scandinavian countries, Romania and the former Soviet republics of Central Asia. After all, there is no other trade exhibition in the world so specialised in irrigation technology and so representative of all the ranges available, from the systems to the related components to the software and on-board computers. And this is a role that we aim to strengthen in the years to come. Giovanni M. Losavio avviso è possibile parlare di una specificità dei sistemi italiani per l’irrigazione? Le aziende italiane sono leader mondiali nella produzione di carri a naspo che vengono esportati in tutto il mondo. In questo segmento di mercato, infatti, i nostri produttori coprono più del 70% del fabbisogno globale. Le aziende statunitensi invece sono molto competitive nel settore delle ali pivot, mentre quelle israeliane hanno una forte specializzazione negli impianti goccia a goccia, indicati soprattutto nei Paesi dove le risorse idriche sono più scarse. I costruttori italiani comunque stanno acquisendo quote di mercato anche in questi altri due segmenti. EIMA Idrotech è il Salone specializzato nei sistemi per l’irrigazione, che si svolge nell’ambito di EIMA International. Quali saranno le gamme merceologiche in mostra, e quali Paesi crede saranno maggiormente interessati a questo comparto? Nel panorama fieristico il Salone Idrotech di EIMA International rappresenta un polo di eccellenza e un unicum, in grado di attrarre visitatori e operatori economici dai cinque continenti, soprattutto da realtà emergenti come Canada, Paesi scandinavi, Romania e dalle repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale. Del resto, in tutto il mondo non esiste un evento fieristico così specializzato nelle tecnologie per l’irrigazione e così rappresentativo di tutte le gamme disponibili, dagli impianti alla relativa componentistica fino ai software e ai computer di bordo. Un ruolo questo che è nostro obiettivo consolidare anche negli anni a venire. Giovanni M. Losavio

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